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Primi freddi e sbalzi termici

Sbalzitermici e primi frerddi: come combatterli e prevenirne i danni. Tutti ci siamo buscati un raffreddore, un mal di gola e la tosse in seguito a sbalzi di temperatura I sintomi da raffreddamento però non riguardano soltanto le persone, ma anche le piante. L’agricoltura è il settore che vive più di tutti il problema degli sbalzi termici. Gli sbalzi termici, per definizione, sono quelle brusche e repentine variazioni della temperatura, in rialzo o in ribasso, che per durata e/o intensità arrecano effetti determinanti sulla vitalità delle piante con conseguente compromissione della produzione. Una variazione consistente e continua durante l’annata agraria, come uno yo-yo climatico, tra le temperature minime e le massime e viceversa, è fonte di danni irreversibili per le colture. Tali sbalzi termici sono fonte di deterioramento delle produzioni agricole in base alla fase fenologica delle colture, ledono la parte produttiva e vegetativa delle piante, con conseguente comparsa di problematiche dovute ad insediamenti infettivi, e compromettono la vitalità della pianta a livello linfatico fino alla sua morte. Inutile dire che la prevenzione in questi casi è fondamentale e va effettuata ai primi freddi con dei protocolli di nutrizione vegetale che aiutano la pianta a superare gli stress prima che si verifichino danni irreparabili per la stagione o addirittura per la pianta. La nostra proposta vincente è la seguente: Somministrare Drin 2kg ad HA in aggiunta ad 1,5 kg per HA di Gran Foliar 20-20-20+Micro. La miscela tra questi di prodotti di nutrizione speciale aiuta la pianta a superare gli stress indotti dalle variazioni termiche; già dopo il primo impiego se ne vedranno gli effetti ma se volessimo anche recuperare il tempo perduto, basterà effettuare una seconda somministrazione a distanza di 10 gg.