E’ un problema del Cavolo!!
Mamestra brassicae e Pieris brassicae sono i due lepidotteri che impensieriscono maggiormente i coltivatori di di cavoli. Le larve di cavolaia e nottua del cavolo si cibano infatti voracemente delle foglie di molte specie di Crucifere, come cavoli, cavolfiori, broccoli, cavolo nero, cavolo cappuccio, cavolino di Bruxelles, verza e tanto altro ancora.
I danni che le larve provocano sulle piante possono essere lievi, nel caso di infestazioni limitate, ma anche molto ingenti, come in questa stagione, e portare alla morte della pianta. Anche se i danni sono limitati, se apportati al corimbo (il fiore) possono portare ad una svalutazione commerciale. Inoltre la presenza di ferite e di escrementi aprono la strada ad infezioni di tipo batterico-fungino che possono avere conseguenze gravi. Quali sono gli strumenti per la difesa della coltura? Vediamo due tipologie di azione di metodi di difesa efficaci per il controllo dell’insetto.
Il primo metodo è l’utilizzo del Protendo a base di Bacillus sutilis. Contro
le larve di cavolaia nei primi stadi di sviluppo è efficace anche un insetticida di origine biologica a base di Bacillus subtilis, un batterio in grado di uccidere questo insetto. La larva infatti, quando ingerisce il batterio depositato sulla foglia, subisce un blocco delle
attività digerenti che ne provoca la morte in pochi giorni. ad esso può associare l’utilizzare del Sylit che crea una patina protettiva contro l’insetto e rende più coriacee le fogli.
Altro metodo è l’utilizzo del KappaO il quale con la sua formulazione da estratti vegetali funge da potente insetticida.
Tutti questi prodotti sono ammessi in Agricoltura Biologica