Meno frutta estiva raccolta
Crollano i raccolti di frutta estiva con un taglio che varia dal -28% per pesche e nettarine al -56% per le albicocche ma in forte calo sono anche le ciliegie con effetti anche sui prezzi al consumo. Questo è quanto emerge da una analisi sulla base delle previsioni di Europech per il 2020 proprio mentre si registra un aumento della domanda dell’ortofrutta 100% italiana secondo il focus sull’ortofrutta dell’Osservatorio “The world after lockdown” di Nomisma e Crif che evidenzia l’importanza riservata all’origine nazionale dal 60% dei consumatori e ai prodotti a km zero o del territorio (45%) con l’emergenza coronavirus. A livello nazionale si stima una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate che colloca l’Italia in Europa dopo la Spagna mentre il Belpaese resta primo produttore di albicocche con 136mila tonnellate, un quantitativo che è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%). E a peggiorare la situazione è la previsione complessiva per la produzione di frutta nell’intero Vecchio Continente con una contrazione europea del raccolto del 37% per le albicocche e del 19% per pesche e nettarine rispetto al 2019. A pesare è la situazione climatica avversa che ha tagliato le produzioni sulle quali gravano peraltro le preoccupazioni per la carenza di lavoratori per le raccolte che potrebbe comportare ulteriori perdite a carico dell’offerta nazionale.