Il caldo anomalo anticipa le fioriture, timore per le drupacee.
Ogni pianta, in quanto organismo vivente, è sensibile al gelo in misura maggiore o minore in funzione della specie e dello stadio fenologico. All’interno della stessa specie lo stadio fenologico è il parametro più importante. La fioritura, in particolare, è lo stadio in cui le piante sono maggiormente sensibili al gelo. Purtroppo è proprio in corrispondenza di questa fase che troppo spesso si verificano gelate tardive, responsabili di riduzioni di resa e di qualità del raccolto e della sopravvivenza delle piante stesse. Tutti gli organismi viventi, in natura, reagiscono agli abbassamenti termici con la produzione di particolari proteine, e amminoacidi, chiamate antigelo. Alcune piante, a causa delle loro caratteristiche genetiche, possono produrre tutte o parte delle proteine e degli aminoacidi antigelo.
Bisogna quindi essere preparati ad intervenire per tempo ed affrontare efficacemente il fenomeno.
COME DIFENDERSI
Oltre che con le normali tecniche colturali atte a proteggere le piante dal gelo, si può intervenire, con alcuni giorni di anticipo rispetto all’evento, con IRON TWIN500 (ml/hl). Le piante dopo l’applicazione di IRON TWIN5 inizieranno una intensa attività di fotosintesi e con questa inizierà anche la produzione di numerosi enzimi. Quando questi enzimi vengono applicati alle piante, anche in piccole quantità, entreranno immediatamente nelle reazioni biochimiche e saranno responsabili della produzione di nuove glucoproteine. Le piante che possono produrre queste proteine avranno resistenza al freddo e al gelo.
A completamento della protezione dal freddo e per una più pronta ripresa della pianta dallo stress, in particolare su piante da frutto (pomacee e drupacee in primis) consigliamo l’impiego aggiuntivo di TWIN ANTISTRESS (2/3 L/ha) il giorno precedente il raggiungimento del picco per ripristinare l’equilibrio ormonale alterato dallo stress termico.