Nonostante la siccità, Italia di nuovo prima
Anche se la stagione 2017 ha fatto riscontrare cali di produzione medi del 15% con 45,6 milioni di ettolitri (il 18% del totale), l’Italia si è confermata il primo produttore mondiale di vino. Deteniamo questo primato per il terzo anno consecutivo, scalzando la Francia dal gradino più alto del podio già nel 2015. 850mila sono gli ettari coltivati a vite (sia per uve da vino che da tavola) nel nostro Paese, per un comparto che vale oltre 10 miliardi di euro. Come detto la vendemmia 2017 non è stata entusiasmante come avremmo voluto, con un calo medio del 15% della produzione rispetto al 2016 dovuto soprattutto alle scarse precipitazioni. Nelle regioni del nord si è riusciti bene o male a limitare i danni, mentre a soffrire di più sono state le regioni del sud. Il rischio ora, in un mercato sempre più globalizzato e competitivo, è che un’annata come quella passata, oltre al danno economico immediato causa la minor disponibilità di prodotto, nel lungo periodo potrebbe far perdere quote di mercato alle aziende italiane.
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