Sacchetti per la frutta portati da casa, ora si può.
Il Consiglio di Stato ha pronunciato l’ultima parola sulla possibilità di utilizzo dei sacchetti di plastica ultraleggeri per l’acquisto di frutta e verdura nei supermarket: potranno essere utilizzati anche quelli che i consumatori hanno portato da casa o hanno acquistato autonomamente fuori dal negozio. Il verdetto recita infatti: “fermo restando il primario interesse alla tutela della sicurezza ed igiene degli alimenti, è possibile per i consumatori utilizzare nei soli reparti di vendita a libero servizio come frutta e verdura, sacchetti monouso nuovi, dagli stessi acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti, senza che gli operatori del settore alimentare possano impedire tale facoltà né l’utilizzo di contenitori alternativi alle buste in plastica, comunque idonei a contenere alimenti quale frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore; non può inoltre escludersi, alla luce della normativa vigente, che per talune tipologie di prodotto uno specifico contenitore non sia neppure necessario”. Con questo parere definitivo del Consiglio di Stato, dovrebbe porre fine alle contese che si erano infiammate al momento dell’entrata in vigore della nuova norma che stabiliva che “le borse di plastica in materiale ultraleggero non possono essere distribuite a titolo gratuito e a tal fine il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti imballati per il loro tramite”, attribuendo a tale norma uno strumento per imporre ai consumatori l’acquisto dei sacchetti e quindi un maggiore onere per la spesa alimentare.